Commentario abbreviato:Giobbe 42:1Capitolo 42 Giobbe si sottomette umilmente a Dio Giob 42:1-6 Giobbe intercede per i suoi amici Giob 42:7-9 La sua rinnovata prosperità Giob 42:10-17 Versetti 1-6 Giobbe era ormai consapevole della sua colpa; non parlava più a sua scusa; si aborriva come peccatore nel cuore e nella vita, soprattutto per aver mormorato contro Dio, e si vergognava di se stesso. Quando l'intelligenza è illuminata dallo Spirito della grazia, la nostra conoscenza delle cose divine supera di gran lunga quella che avevamo prima, come la vista degli occhi supera la relazione e la fama comune. Con gli insegnamenti degli uomini, Dio ci rivela il suo Figlio; ma con gli insegnamenti del suo Spirito ci rivela il suo Figlio in noi, Gal 1:16, e ci trasforma nella stessa immagine, 2Cor 3:18. Ci interessa essere profondamente umiliati per i peccati di cui siamo convinti. Il disprezzo di sé è sempre il compagno del vero pentimento. Il Signore porterà coloro che ama ad adorarlo nell'abbattimento di sé, mentre la vera grazia li porterà sempre a confessare i loro peccati senza autogiustificarsi. Riferimenti incrociati:Giobbe 42:1Non ci sono versetti che hanno questo riferimento. Dimensione testo: |